Allerta patente: ecco chi sarà costretto a rifare l’esame quest’anno con le nuove regole

Con l’inizio del 2025 il panorama della patente di guida in Italia e nell’Unione Europea sta cambiando profondamente, spinto da nuove direttive che puntano a rafforzare la sicurezza stradale, la formazione dei conducenti e ad aggiornare le modalità di rilascio, rinnovo e controllo dei requisiti. Le riforme, alcune già operative e altre ancora in fase di discussione o recepimento, riguardano diverse categorie di automobilisti e introducono, tra i punti più discussi, l’obbligo di rifare l’esame in specifiche circostanze, oltre a imporre limiti più severi per i neopatentati e un maggiore rigore nei controlli sanitari.

Chi sarà obbligato a rifare l’esame: le nuove regole e le vere eccezioni

Nonostante nei mesi scorsi si siano diffuse notizie circa l’imminente obbligo di rifare l’esame teorico e pratico per molti automobilisti in occasione del rinnovo della patente, nella realtà attuale la normativa italiana resta ancorata a criteri ormai consolidati. Di fatto, salvo rare eccezioni, non si prevede il nuovo esame per chi si limita a rinnovare la patente nei tempi previsti.

Restano invece invariati i casi in cui il titolare della patente sarà costretto a rifare completamente l’esame:

  • Mancato rinnovo oltre tre anni dalla scadenza: per chi lascia scadere la patente per più di tre anni, non sarà più sufficiente la visita medica. La procedura riparte da zero, richiedendo il superamento di entrambi gli esami, teorico e pratico, e la riattivazione del percorso da foglio rosa fino alle prove finali. Questa regola non fa distinzione d’età e si applica a tutti i titolari di patente che non si sottopongono al rinnovo entro il triennio successivo alla scadenza.
  • Sospensione della patente per perdita totale dei punti o infrazioni gravi: chi subisce la revoca o la sospensione della patente per esaurimento del punteggio o per gravissime infrazioni, sarà obbligato a seguire corsi di formazione dedicati e, in certi casi, a sostenere nuovamente gli esami prima di riottenere la licenza di guida.

Tutto questo si differenzia nettamente da quanto paventato nell’opinione pubblica e rilanciato da alcune testate, secondo cui sarebbe stato introdotto un “decreto riesame” obbligatorio per molte fasce di conducenti già nel 2025. Al momento, tale misura resta solo una proposta legislativa senza approvazione definitiva.

Neopatentati: periodo di restrizioni esteso e limiti sui veicoli

Un capitolo fondamentale delle nuove regole riguarda i neopatentati, al centro di un significativo inasprimento dei limiti. La nuova disciplina, operativa per chi conseguirà la patente B dal 14 dicembre 2024, prolunga lo status di neopatentato da uno a tre anni. In questo periodo, il conducente deve rispettare stringenti limiti alla guida, con particolare riferimento a:

  • Rapporto peso-potenza del veicolo: il limite sale a 75 kW per tonnellata, rispetto ai 55 kw in vigore in precedenza, ampliando la gamma di veicoli guidabili ma mantenendo la centralità della sicurezza.
  • Limiti di velocità inferiori: nei primi tre anni dalla patente, i limiti restano più bassi rispetto a quelli ordinari, con sanzioni raddoppiate in caso di infrazioni.
  • Corsi di guida sicura obbligatori: la commissione di infrazioni gravi da parte di neopatentati comporta l’obbligatorietà di frequentare corsi specifici di educazione e prevenzione prima di poter continuare a guidare.

L’obiettivo dichiarato è duplicare la sicurezza dei neopatentati in un periodo rilevato statisticamente come il più critico per il rischio di incidenti, andandosi ad allineare alle nuove direttive europee che tratteggiano un periodo di prova minimo di due anni per i nuovi guidatori.

Nuove procedure di rinnovo e controlli più severi per l’idoneità

L’introduzione delle novità sulla patente digitale, insieme alla crescente attenzione verso la salute dei conducenti, comporterà una maggiore standardizzazione dei controlli medici, soprattutto per chi supera i 65 anni di età. La tendenza è ad una convergenza europea delle procedure di verifica delle condizioni psicofisiche e di rinnovo, con possibilità per gli Stati membri di introdurre:

  • Controlli medici più frequenti: obbligatori per le classi di età più avanzate o per chi ha patologie specifiche.
  • Corsi di aggiornamento obbligatori: previsti in alcuni casi per chi supera una certa età, in sostituzione o in aggiunta ai controlli sanitari.
  • Estensione della durata della patente: per alcune categorie la validità potrà arrivare a 15 anni, ma solo se si superano i controlli previsti. Le scadenze restano invece più ravvicinate, ogni cinque anni dopo i 50 anni, ogni tre dopo i 70 e ogni due dopo gli 80 anni.

Anche per i rinnovi, la maggioranza dei conducenti continuerà a sottoporsi alla semplice visita medica, a meno che non emergano dubbi sulle condizioni di salute che rendano necessaria una verifica più approfondita da parte della Commissione Medica Locale.

Le novità sull’esame di guida e l’introduzione della patente digitale

L’esame per il conseguimento della patente subirà un rinnovamento mirato ad adattarsi all’evoluzione della mobilità e alle nuove esigenze della sicurezza stradale. I principali cambiamenti riguarderanno:

  • Più pratica e meno teoria: l’esame tenderà a privilegiare le competenze di guida effettiva rispetto alle nozioni meramente teoriche, con una revisione delle modalità di interrogazione (progressivo abbandono dei quiz a crocette).
  • Introduzione di nuovi argomenti: saranno inclusi temi come la gestione degli angoli ciechi, le distrazioni al volante legate all’uso degli smartphone, i sistemi di assistenza alla guida e le problematiche collegate ai veicoli di nuova generazione.
  • Più ore di formazione obbligatoria: la quota minima di pratica richiesta sarà aumentata, in linea con le direttive UE che puntano su una preparazione più solida dei nuovi conducenti.
  • Patente digitale e EUDI Wallet: tra le grandi novità, la graduale transizione alla patente digitale coordinata a livello UE, già in via di sperimentazione in Italia, che consentirà la gestione e il controllo elettronico della licenza tramite dispositivi mobili. Questa innovazione favorirà la velocità e l’efficienza dei controlli e l’interconnessione tra Stati membri.

Se da un lato queste modifiche rappresentano passi avanti in termini di tecnologia, sicurezza e praticità, dall’altro aumentano le responsabilità individuali dei conducenti, che dovranno dimostrare una preparazione sempre più completa e aggiornata, tanto nell’uso del veicolo quanto nella conoscenza delle nuove norme.

Alla luce delle riforme, è evidente che la platea di chi sarà costretto a rifare l’esame di guida nel 2025 resta limitata ai casi già previsti dalle norme attuali, cioè chi lascia scadere la patente per oltre tre anni o incappa in revoche e sospensioni per motivi gravi. Per la maggior parte degli automobilisti, il rinnovo continuerà a svolgersi esclusivamente attraverso la visita medica; tuttavia, nuovi obblighi e controlli impongono un’attenzione crescente alle proprie competenze alla guida e al rispetto delle scadenze e delle regole imposte dal legislatore, con un occhio particolare ai neopatentati e alle fasce d’età avanzata.

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