Consuma più una friggitrice ad aria o un forno elettrico? Ecco la risposta che ti farà risparmiare

Quando si confrontano i consumi di una friggitrice ad aria e di un forno elettrico, la risposta non è così semplice come potrebbe sembrare a una prima analisi. A incidere sul consumo effettivo sono variabili come la potenza dell’apparecchio, la durata della cottura, la quantità di cibo da preparare e, in minor misura, le abitudini d’uso dell’utente. Comprendere queste dinamiche è la chiave per ottimizzare il risparmio sulla bolletta elettrica e scegliere in modo consapevole quale elettrodomestico utilizzare in cucina.

Confronto delle potenze e dei consumi reali

Sul piano teorico, il forno elettrico tradizionale generalmente presenta una potenza assorbita variabile tra 900 e 1.500 watt nelle versioni domestiche di media fascia, anche se alcuni modelli più grandi o potenti possono raggiungere anche 3.500 watt al massimo della potenza. Una friggitrice ad aria tipica si attesta su valori compresi tra 1.200 e 1.800 watt, quindi in media ha una potenza nominale simile, se non leggermente inferiore, rispetto al forno elettrico comune.

Il dato della potenza, però, non racconta tutto: la friggitrice ad aria, grazie al sistema di circolazione forzata dell’aria calda, raggiunge la temperatura desiderata in pochissimo tempo e richiede spesso sessi di cottura molto più brevi rispetto al forno tradizionale. Per esempio, cuocere delle patate o dei bocconcini di pollo può richiedere 15-20 minuti nella friggitrice contro 30-45 minuti nel forno.

Consumo effettivo nella pratica

Se valutiamo il consumo sulla base dell’intero ciclo di cottura e non sul singolo dato della potenza istantanea, emerge chiaramente che per porzioni ridotte e cotture rapide la friggitrice ad aria permette di risparmiare in bolletta rispetto a uno del forno elettrico. Una sessione di cottura da 20 minuti in friggitrice consuma tra 0,4 e 0,8 kWh, corrispondenti a circa 10-16 centesimi a seconda del costo dell’energia in quel momento. Lo stesso risultato in forno può richiedere 1-1,5 kWh, con una spesa che può arrivare a 30-40 centesimi per ora di utilizzo.

In sostanza, per cotture veloci e quantità non elevate di cibo, la friggitrice ad aria consente un risparmio anche del 60-70% rispetto al forno elettrico. Se invece la necessità è quella di cuocere grandi quantità in una sola volta—come arrosti voluminosi, lasagne o diverse portate contemporaneamente—il forno può risultare più efficiente, poiché permette di sfruttare tutta la sua capienza, riducendo il numero di cicli di cottura necessari.

Risparmio sulla bolletta: variabili da considerare

La friggitrice ad aria dà il suo meglio quando si devono preparare piccoli pasti o pietanze per una o due persone: cuoce in meno tempo, preriscalda in pochi secondi e consuma energia solo per il tempo strettamente necessario. Questo dettaglio le consente di consumare molta meno energia complessiva rispetto al forno, anche se la potenza dichiarata può sembrare paragonabile o magari superiore all’apparenza.

  • Per un piatto semplice o una piccola porzione, usando la friggitrice ad aria, il consumo può essere di circa 0,4-0,8 kWh per ciclo.
  • Lo stesso cibo nel forno elettrico può richiedere tra 0,9 e 1,5 kWh per la stessa preparazione, a causa dei tempi più lunghi e del necessario preriscaldamento.
  • Quando si cucina per più persone contemporaneamente, sfruttando tutta la capacità del forno, quest’ultimo può risultare più pratico e, se riempito completamente, il consumo pro capite può allinearsi a quello della friggitrice o addirittura essere inferiore.

Secondo alcune stime, la friggitrice ad aria consuma la metà rispetto al forno per molti utilizzi casalinghi frequenti, specialmente se si cucinano snack, patatine fritte, cibi impanati surgelati, piccoli arrosti o pesce. Questo risparmio si può tradurre in una differenza annuale sostanziale sulla bolletta elettrica per chi usa spesso uno dei due apparecchi per porzioni medie o piccole.

Fattori decisivi: tempi di cottura, preriscaldamento e capacità

Tempi

Un dettaglio troppo spesso trascurato riguarda i tempi di preriscaldamento. Il forno elettrico necessita quasi sempre di 10-15 minuti di preriscaldamento prima di poter essere usato davvero a dovere. Durante questa fase, consuma energia senza che vi sia alcuna cottura in corso. Al contrario, le friggitrici ad aria sono operative in meno di 1 minuto e convogliano da subito il calore dove serve.

Volume di cottura

Anche la capacità di carico merita attenzione: un forno elettrico standard può contenere diversi litri di cibo disposti su più livelli, mentre la media di una friggitrice ad aria si aggira tra i 4 e i 7 litri. Se dunque serve cuocere una teglia di lasagne grande o vari piatti in una sola volta, il forno può rappresentare la scelta più efficiente. In caso contrario, soprattutto per pasti singoli, la friggitrice è imbattibile per consumi e rapidità d’uso.

Cotture diverse, risultati diversi

Infine, occorre sottolineare che la qualità di cottura può differire tra i due elettrodomestici. Il forno garantisce una distribuzione più uniforme del calore, ideale per lievitati, arrosti voluminosi o quando occorre cuocere più teglie contemporaneamente. La friggitrice ad aria, invece, eccelle nella cottura croccante e veloce di alimenti piccoli o monoporzione, oltre a ridurre il bisogno di olio per la frittura.

Dal punto di vista energetico, quindi, scegliere la friggitrice ad aria per piatti piccoli e veloci è la strategia vincente per chi vuole risparmiare concretamente sulla bolletta, senza rinunciare a risultati soddisfacenti in termini di gusto e croccantezza. Solo nel caso in cui servano grandi volumi o più preparazioni contemporanee, il forno può far pendere l’ago della bilancia a suo favore.

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